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La ripartenza della vela Uisp con la prua verso i diritti

Dopo il successo di “10000 vele contro la violenza sulle donne”, prosegue il viaggio dell'Uisp Nazionale Vela che sta facendo rotta Reggio Calabria

 

Vele issate, vento in poppa e capelli al vento. Così, Loris Causin, responsabile nazionale Vela Uisp, è alla guida del timone della sua barca a vela che in queste ore veleggia nei mari d’Italia, cavalcando le onde e seguendo la bussola del divertimento e della solidarietà. “Uisp nel Vento” –  tour delle coste italiane per unire il nord e il sud del Paese – ha preso il via il 26 giugno, dopo la presentazione ufficiale al Salone Nautico di Venezia. Il giro d'Italia in barca a vela è stato pensato per riallacciare contatti e relazioni tra comitati Uisp e praticanti o semplici appassionati di navigazione a vela. “Abbiamo pensato ad un evento che unirà Adriatico e Tirreno”, raccontava Causin, responsabile Vela Uisp, prima della partenza per i mari dello stivale. Un convoglio è partito da Trieste, un altro da Genova per arrivare in Calabria, dove nei prossimi giorni si uniranno per il giro della Sicilia. 

 

Un segnale forte di ripartenza lanciato proprio dalle vele e che trova spazio nel mare, luogo di speranze, desideri, sogni. In un luglio fresco e afoso, dove le giornate di vento e di mare sembrano dare un po’ di respiro dopo i sofferti mesi di pandemia trascorsi, lo sport sociale e per tutti fa la sua parte e torna protagonista.“Vogliamo far vedere che l’Uisp non sta ferma, con le nostre barche possiamo muoverci e dare visibilità ai nostri colori. Nelle località che raggiungeremo ci sarà la possibilità di organizzare incontri e iniziative, in cui promuovere lo sport per tutti e affrontare temi che stanno a cuore alla nostra associazione”, racconta Loris Causin, che proprio in queste ore sta facendo rotta verso Reggio Calabria.

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Domenica 4 luglio le vele si sono issate per l’iniziativa “10000 vele contro la violenza sulle donne", una giornata in mare dedicata ai diritti organizzata da "10.000 vele per la solidarietà", alla quale Vela Uisp ha dato il suo sostegno. Hanno partecipato molti velisti che, per esperienze e storie personali, hanno voluto lanciare un messaggio sociale. Del resto, i valori dello sport sono i valori della vita. L’equipaggio di una barca a vela si muove ed interagisce, secondo le peculiarità individuali ma all’unisono, per il raggiungimento di un obiettivo comune. Ciò che conta è l’essenza della persona, indipendentemente da età, credo, provenienza o sesso. Nello sport, non c’è spazio per la violenza. Non c'è spazio per le differenze. Non c'è spazio per le discriminazioni. Per questo, bisogna cambiare rotta, sensibilizzare, dare un aiuto concreto e fare dello sport strumento e veicolo di messaggi positivi. Da questi presupposti, la scorsa domenica, barche a vela o a motore di tutta Italia, in modo autonomo o organizzato a seconda delle iniziative concordate dalle singole realtà locali, sono uscite in mare e sui laghi, in contemporanea, issando un nastro rosso come simbolo dell'iniziativa.

 

Tra le tante società Uisp che hanno partecipato, c’erano anche le barche della Lega Navale di Barletta che ha risposto all' invito dei Centri Antiviolenza "Osservatorio Giulia e Rossella", in collaborazione con molte realtà locali tra le quali Barletta sportiva, l'Ambulatorio popolare di Barletta e Uisp Barletta. Anche l'Asd "Trasimeno a vela" ha sposato il progetto e ha organizzato un evento alla darsena di Torricella a Magione, sul Lago Trasimeno. Le vele sono partite in mare per dimostrare come la violenza contro le donne può essere combattuta e sconfitta anche grazie ad azioni simboliche di sensibilizzazione. L'auspicio è che l'impegno concreto di uomini e donne trasmetta un messaggio positivo per il raggiungimento di un obiettivo comune. (C.F.)